Integratori, come è cambiato il consumo degli italiani

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Integratori Italia, l’associazione italiana di categoria aderente a Confindustria e parte di Unione Italiana Food, presenta i risultati, raccolti tra la fine di gennaio e inizio febbraio 2021, della ricerca commissionata a Kantar, nata con l’obiettivo di comprendere come sia cambiato il consumo degli integratori nel corso del 2020. L’analisi sull’impatto del Covid-19 evidenzia come la preoccupazione sanitaria abbia portato a un cambiamento nelle modalità di acquisto ed a una maggiore attenzione alla salute.

La maggioranza dei consumatori assume integratori per preservare o migliorare lo stato di salute, in particolare come supporto per il sistema immunitario o come aiuto per malesseri legati allo stress, agli stati d’ansia e ai disturbi legati al sonno. I consumatori si dimostrano attenti agli ingredienti dei prodotti che acquistano e leggono con attenzione l’etichetta.
Coloro che consumavano integratori anche prima della pandemia (l’88%) mostrano una maggiore consapevolezza e attenzione alla propria salute, che si traduce principalmente in un aumento della regolarità di assunzione, in una maggiore prevenzione e nell’estensione agli altri membri della famiglia di questo comportamento.
La salute e, soprattutto, un’alimentazione sana ed equilibrata sono due punti cardine nello stile di vita dei consumatori di integratori. Il 12% delle persone intervistate si è dichiarato new comer, ovvero nuovo al mondo degli integratori. Coerentemente con la diffusa preoccupazione per la salute, la maggior parte dei new comer utilizza integratori in ottica preventiva, da un lato contro l’insorgere di disturbi (39%), dall’altro per rafforzare le difese immunitarie (sia proprie che dei famigliari – 38%). A causa delle limitazioni imposte dalla pandemia, nel corso del 2020 si è registrato un incremento di disturbi quali stress, ansia e peggioramento della qualità del sonno. Per risolverli, il 36% degli intervistati ha dichiarato di aver fatto ricorso ad integratori.
La farmacia rimane il luogo elettivo di acquisto: i consumatori “abituali” si affidano al parere di farmacisti di cui apprezzano presenza, competenza ed esperienza. Anche per i nuovi user, il parere dell’esperto rimane fondamentale. Il farmacista è la principale fonte di informazione che li porta a prediligere il canale d’acquisto offline, permettendogli un contatto diretto con questa figura di riferimento.
 
https://www.federfarma.it/Edicola/Filodiretto/VediNotizia.aspx?id=22617&titolo=Integratori,-come-e-cambiato-il-consumo-degli-italiani