Marco Cossolo, Presidente di Federfarma, sottolinea che “i 12 mesi di lavoro passati insieme ai colleghi europei ci hanno dimostrato come lo scambio di informazioni tra le Associazioni di farmacie e farmacisti genera un plus valore indiscusso per le Autorità sanitarie. Infatti, le informazioni generate dalle farmacie sono in grado di far compiere un notevole passo in avanti sia per la rilevazione precoce delle indisponibilità legate alla catena distributiva, sia per mitigare gli impatti negativi sui nostri pazienti.
“Se tale lavoro”, afferma Roberto Tobia, Segretario nazionale e delegato della Presidenza all’assemblea del PGEU, “potrà fornire un significativo contributo per un futuro sistema europeo di verifica e notifica di farmaci indisponibili sul territorio ne saremo certamente orgogliosi, tuttavia la collaborazione con i nostri amici latini ha evidenziato la profonda inefficacia del nostro sistema di notifica dei farmaci indisponibili organizzato su base regionale, di gran lunga il peggiore rispetto a quello degli altri Paesi partecipanti al progetto.”
Un efficiente sistema basato sulle segnalazioni delle farmacie, come quello del progetto europeo, risulta basilare per aumentare la consapevolezza delle problematiche esistenti e per fornire la capacità predittiva fondamentale ad anticipare il verificarsi delle indisponibilità sul territorio. L’efficacia di tale sistema è legata a funzionalità di reporting automatico, cardine del sistema spagnolo, che le farmacie possono attivare in tempo reale al fine di facilitare efficaci attività di contrasto del fenomeno.
La fase preliminare del progetto prevedeva una doppia rilevazione delle indisponibilità riscontrate nei 4 Paesi europei in due distinti periodi: Novembre 2019 e Maggio 2020. L’obiettivo era quello di vedere le differenze esistenti tra il periodo pre-pandemico e quello in cui tutti i Paesi si sono trovati ad affrontare la fase più critica della pandemia.
La comparazione tra i due periodi ha evidenziato alcune similitudini ma anche rilevanti differenze. Nel Maggio 2020 i farmaci per il sistema nervoso centrale sono quelli che hanno registrato maggiori problemi di indisponibilità in tutti i Paesi e in special modo, per quel che riguarda ansiolitici e antidepressivi, in Portogallo e Spagna. Per quanto riguarda il sistema respiratorio, invece, le differenze sono probabilmente legate alle diverse misure messe in campo dai Governi: in Portogallo e Spagna i farmaci indisponibili sono diminuiti, mentre in Francia e Italia sono aumentati. Stesso fenomeno è stato registrato con l’idrossiclorochina, usata durante la prima fase della pandemia, che ha fatto registrare importanti fenomeni di indisponibilità in Italia e Spagna. Ora che il progetto è stato finalizzato, lo scopo delle Associazioni nazionali che sono state coinvolte è quello di continuare a lavorare per facilitare la realizzazione tecnica di un sistema europeo di informazioni sui farmaci indisponibili che sia utile e valido per le Autorità sanitarie nazionali, per tutti gli attori della supply chain e, soprattutto, per i cittadini.